I pensieri estivi del Dirigente – ESTATE 2024

Se la matematica non è un’opinione…….
Iniziano a …. dare i numeri. Nel senso positivo della parola.
Le scuole italiane, dallo scorso anno scolastico, sono state “pesate” a livello di complessità, attraverso una ventina di parametri utili a determinare, in pratica, quella che è “l’importanza” di una scuola a livello territoriale. Alle scuole italiane quindi è stato dato un punteggio e collocate in fascia A, B e C.
La nostra scuola, Il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II e scuole annesse, ha 88 punti.
E’ prima su 51 scuole in provincia di Arezzo (la seconda è a 75 punti, la terza a 71 e la quarta a 60).
E prima a parimerito con una scuola di Prato su 467 in Toscana (la seconda ha 82 punti, la terza 75).
E’ il primo convitto in Italia (il secondo ha 78 punti).
E’ 12a in Italia su 7.599 scuole.
Che dire? Se la matematica non è una opinione, allora possiamo dire che tutti gli sforzi che da anni mettiamo per creare una scuola attrattiva e che da delle risposte concrete a ragazzi e famiglie, sono sforzi che danno dei risultati evidenti ed inconfutabili.

Ma non è solo una questione numerica, perché poi i numeri vanno interpretati. Sono infatti convinto che la bellezza della nostra realtà è che gli studenti e le studentesse, ma anche chi ci insegna e ci lavora, vengono volentieri a scuola perché trovano un ambiente accogliente e che mette loro al centro.
I nostri ragazzi sono felici di venire nella nostra scuola? Io penso di si.
Lo vediamo semplicemente passeggiando nei corridoi e sbirciando nelle varie classi, che rimangono spesso con le porte aperte, specie quelle dei laboratori.
Lo vediamo tutti i giorni anche all’intervallo, quando molti ragazzi vivono in modo pieno e consapevole lo spazio che abbiamo creato per loro, Il Giardino dell’Incontro e delle Idee.
Lo sappiamo perché parliamo con loro tutti i giorni e parliamo con loro ed i loro genitori, accogliendoli e dando loro quel tempo prezioso che li fa sentire al centro della nostra attenzione.

Lo affermavo anche lo scorso anno sempre in questi pensieri estivi, ma lo voglio riproporre (le parti in corsivo) perché più che mai attuale,
Lo scrivevamo nel “Manifesto” della nostra scuola. La nuova scuola che nasceva dalle ceneri dell’ex Istituto d’Arte, dopo la riforma Gelmini. Era il 2011, e ci preparavamo alla fase nuova della nostra scuola. “….. si sta prefigurando una scuola che diventa la vera opportunità per tutti questi studenti che vogliono una preparazione liceale, quindi di alto spessore, e nello stesso tempo vogliono una scuola che dia spazio alla persona nella sua interezza, e non solo alla componente intellettiva. La creatività, la conoscenza e l’uso del proprio corpo, le emozioni e le varie sensibilità che trovano spazio in una scuola dove è tutto importante. La scuola come dovrebbe essere: un ambiente d’apprendimento e non d’insegnamento: la differenza è notevole…”

Per oggi chiudo qui….. a breve riflessioni su numeri degli scrutini a.s. 23/24 e sugli esami di stato. Continuiamo quindi a “dare i numeri”: una analisi oggettiva in vista delle attività del prossimo a.s.

Torna in alto