20 Dicembre 2022
Articolo modificato: 20 Dicembre 2022

Emergenza: deturpamento del decoro degli spazi urbani

Come ci siamo mossi:

  • incontro con funzionari della Questura di Arezzo nel corso del quale sono stati spiegati i riferimenti normativi inerenti al reato di danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altruie al fenomeno del writing in generale. L’incontro è servito a capire ciò che si può e non si può fare e come le Forze dell’ordine si muovano non solo per reprimere ma anche per valorizzare questa espressione artistica tipica delle ‘nuove’ generazioni purché essa si ‘esprima’ in luoghi adeguati;
  • rilevazioni fotografiche di danneggiamenti, deturpamenti ed imbrattamenti di immobili urbani e di opere di street art per rilevare l’entità del fenomeno nella città di Arezzo. Queste rilevazioni ci hanno consentito di constatare l’urgenza di affrontare il problema ma nello stesso tempo la presenza, in alcune zone della nostra città, di pregevoli forme di street art;
  • incontro con una professoressa di Storia dell’Arte per individuare l’origine e il significato di questa manifestazione sociale, culturale e artistica, basata sull’espressione della propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano, che è la street art;
  • incontro con un writer che ci ha raccontato la sua esperienza di artista di strada;
  • incontro con l’Assessore comunale al decoro urbano sul problema del danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di immobili urbani. Nel corso dell’incontro è emersa la convinzione che le opere di street artse realizzate in ambiti adeguati, possono essere non solo accettate ma anche diventare una risposta al degrado di certi spazi urbani. L’Assessore, in questa ottica, si è dichiarata disponibile ad individuare spazi da tempo degradati da destinare alla realizzazione di opere di writing da parte di un gruppo di studenti del nostro Istituto. Questa scelta potrebbe essere il modo di incanalare un fenomeno sfuggito ad ogni tipo di controllo verso la via del rispetto di regole condivise;
  • nuovo incontro con i funzionari della Questura di Arezzo per una nuova riflessione sull’emergenza oggetto del progetto. In questa occasione abbiamo cercato di individuare possibili soluzioni per arginare la gravità del fenomeno dell’imbrattamento. Esse sono andate da più efficaci misure repressive, quali un inasprimento delle pene per i responsabili di tali atti, a maggiori misure preventive, quali una specifica educazione rivolta ai bambini delle scuole elementari o momenti d’incontro fra giovani ed istituzioni per incanalare le espressioni di street art su spazi condivisi;
  • sopralluogo in città con l’Assessore comunale al decoro urbano e con i funzionari della Questura per individuare il luogo che dovrebbe ospitare interventi di writing realizzati da alunni del nostro Istituto. La scelta è caduta su un sottopasso che conduce al Parco “Pertini” nei pressi del nostro Istituto. Da anni il sottopasso è oggetto di atti di danneggiamento, deturpamento e imbrattamento e il nostro intervento, oltre a consentire a numerosi giovani di esprimere la propria creatività artistica, dovrebbe servire a riqualificare uno spazio fortemente degradato;
  • una delegazione di studenti viene successivamente ricevuta dall’Assessore per la consegna ufficiale dei bozzetti di quanto verrà realizzato nel sottopasso che conduce al Parco “Pertini”.

Che cosa abbiamo imparato:

  • il fenomeno del danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui è indice di inciviltà e ha assunto dimensioni preoccupanti;
  • il vero graffitismo o writing  non è un imbrattamento ma è una manifestazione sociale, culturale e artistica diffusa in tutto il pianeta, basata sull’espressione della propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano;
  • il graffitismo o writing, per essere apprezzato e valorizzato, deve realizzarsi in spazi adeguati altrimenti si rischia di essere confusi con chi deturpa o imbratta o di causare comunque danni al patrimonio urbano;
  • le opere di street art, in questa ottica, possono assumere una funzione di abbellimento di zone urbane che altrimenti risulterebbero grigie, anonime o degradate;
  • la creatività di molti giovani può essere messa a disposizione della collettività come risorsa e non come ‘problema’;
  • la scuola può essere il tramite tra i giovani che hanno il desiderio di esprimere la propria creatività e le istituzioni al fine di individuare spazi da destinare al writing.

Che cosa abbiamo fatto:

  • riqualificazione del sottopasso che conduce al Parco “Pertini” attraverso la realizzazione di opere di street art realizzate da un gruppo di studenti del nostro Istituto;
  • inaugurazione del sottopasso alla presenza delle Autorità cittadine (Sindaco del comune di Arezzo, Assessore al decoro urbano, funzionari della Questura di Arezzo ecc.) e di Tv locali;
  • incontro ludico – educativo con una classe di una scuola materna cittadina al Parco “Pertini” in occasione del quale i bambini sono stati impegnati in un gioco che aveva come finalità quella di educare al rispetto del decoro urbano;
  • ottenimento di una delibera della Giunta comunale con la quale è stato destinato, in via permanente, un sottopasso della nostra città ad opere di street art.

PER VEDERNE DI PIU’….

Ecco qualche immagine di quanto realizzato nel sottopasso che conduce al Parco “Pertini”

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